Veneto, oltre 54.000 le case vacanze in nero: allarme turismo sommerso

Sono 54mila gli appartamenti turistici sommersi in Veneto, e pare essere una stima al ribasso. Lo dice lo studio di Federalberghi che ha preso in esame le strutture disponibili su Airbnb, Booking, Homaway e TripAdvisor, arrivando a una cifra stimata abbastanza impressionante.

Ma sembra non essere neppure definitiva. “Abbiamo centinaia di migliaia di appartamenti nelle zone turistiche che sono di per sé in zona d’ombra, - dice il presidente di Federalberghi Veneto Marco Michielli - e teniamo conto che molte locazioni sfuggono anche ai canali dei quattro principali portali”.

L'imposta di soggiorno
Oltre ai problemi di sicurezza e di concorrenza sleale per gli hotel, gli affitti in nero corrispondono anche a un danno per l’erario e per le tasse comunali, prima fra tutte l’imposta di soggiorno. Milano e Firenze hanno stretto un accordo forfettario con Airbnb. Venezia, invece, ha detto no. "Le leggi valgono per tutti - spiega Paola Mar, assessore al Turismo di Venezia - e così la tassa di soggiorno. Abbiamo deciso di battere sui controlli". Dal 2017 al 2018, attraverso i controlli geolocalizzati, si è passati da 3.600 a 6.005 alloggi denunciati.

La Regione a breve sdoganerà anche il codice identificativo di riferimento per gli appartamenti in affitto che dovrebbe andare a regime entro l’anno.

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