Estate nel MediterraneoGli orfani della Russia

Un calo del 20 per cento per l’estate sulla Spagna. Un colpo secco anche all’inbound della Grecia, come emerge dagli ultimi dati resi noti sull’alta stagione.

L’incoming italiano ancora non si pronuncia, ma sembra essere quasi certo che le previsioni della vigilia sulla sofferenza del mercato russo per l’estate 2014 saranno rispettate.

Le complicazioni internazionali legate alla questione Ucraina e una perdita di potere d’acquisto per la svalutazione del rublo che, secondo l’associazione alberghiera spagnola, fa lievitare i costi dei viaggi in Europa per i turisti russi fino a un +17 per cento rispetto al 2013 stanno portando il ricco mercato a preferire altre destinazioni rispetto al bacino del Mediterraneo.

Un colpo non da poco per il nostro turismo inbound, che sul mercato russo aveva ormai imparato a fare affidamento, considerato che nel 2013 aveva portato nelle casse 1,32 miliardi di euro.

Secondo l'indagine sul turismo internazionale realizzata da Banca d'Italia e presentata durante il convegno 'Il turismo Italo-Russo. Nuovi  orizzonti conoscitivi, formativi e operativi', organizzato  dall'Università di Milano-Bicocca in collaborazione con la Russian  International Academy for Tourism in occasione dell'Anno del Turismo  Italia e Russia, in cinque anni i  visitatori russi in Italia sono più che raddoppiati, passando da 461mila nel 2009 a 1 milione e 88mila nel 2013. Anche i pernottamenti hanno segnato un incremento significativo, passando da 3,52  milioni a 7,82 milioni così come la spesa, che nello stesso periodo è balzata da 623 milioni a 1,32 miliardi di euro.

A soffrire di più potrebbero essere i territori italiani dove si concentra maggiormente la domanda russa. Secondo Bankitalia i flussi provenienti dalla Federazione si concentrano in Emilia Romagna, seguita dalla Lombardia. In particolare in questa regione si concentra la spesa turistica, e lo shopping sul territorio corrisponde al 20 per cento dell’intera spesa dei viaggiatori russi in Italia.

La capacità di spesa è il punto forte della componente turistica russa. Secondo un’analisi presentata da Andrea Alivernini di Banca d’Italia, infatti, i viaggiatori russi registrano un livello di spesa media giornaliera che risulta essere fra le più elevate: con circa 170 euro al giorno il loro budget è superiore del 65 per cento rispetto a quella  sostenuta dagli altri turisti internazionali, che si è attestata a 103 euro. s.c.

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