Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Durante la pandemia non ci siamo mai fermati. Anzi, è stato un momento di trasformazione profonda”. Roberto Maccari, co-founder di Idee per Viaggiare ripercorre con lucidità i cambiamenti che hanno attraversato il tour operator negli ultimi anni.
“Abbiamo colto quel tempo sospeso per innovare: sito nuovo, nuovo personale, nuove destinazioni. Il mercato è ripartito più forte e i numeri ce lo confermano: dal 2023 a oggi la crescita è continua, anche oltre il pre-pandemia”. Fondamentale, in questo contesto, il ruolo della tecnologia: “Stiamo investendo in un gestionale innovativo, integrato con un centralino intelligente - anticipa Maccari -, offriremo alle agenzie uno strumento che raccoglie dati, preferenze e storico delle prenotazioni. L’IA va sfruttata, non temuta”.
Tecnologia che contribuirà a dare un ulteriore impulso a una crescita che, spiega Maccari, affonda le radici in una visione chiara: “Abbiamo sempre puntato su conoscenza, originalità e qualità - spiega -. All’inizio degli anni Duemila lanciammo il concetto del ‘Cinque Stelle Oltre’, quando il lusso non era ancora al centro dell’offerta. Oggi l’85% dei resort alle Maldive è cinque stelle. Siamo stati precursori”.
Sul fronte destinazioni, IpV rafforza le esclusive top level - da Dubai a New York, da Mauritius alle Maldive - e rilancia i brand acquisiti. “Marcelletti va molto bene, il Messico è in forte ascesa, l’Argentina è tornata e il Perù riparte - sintetizza Maccari -. E con Chinasia la Cina è stata una scoperta meravigliosa. In due anni è entrata tra le nostre prime cinque destinazioni per passeggeri e fatturato. Chiudiamo gruppi ogni settimana e non abbiamo ricevuto un solo reclamo. I clienti tornano entusiasti”.
Scelte nette anche in termini di prodotto: “Non abbiamo mai inserito le guesthouse maldiviane in programmazione. Il nostro cliente sceglie comfort, sicurezza e qualità. È una linea chiara, che ci rappresenta. Non seguiamo le mode”. E sul futuro? “Stiamo guardando con attenzione a nuovi mercati, come l’Arabia Saudita. Ma il nostro spirito resta lo stesso. Siamo figli del ’900, quindi ci metteremo sempre la faccia”.