Turismo italianoUn caso irrisolto

Segna ancora 'non pervenuto' lo stato del turismo incoming all'inizio del 2015.

Tutte le grandi questioni che si sono aperte nel 2014, dalla riforma dell'Enit alla ripartenza del portale Italia.it, dalla modifica del titolo V della Costituzione all'attuazione del decreto Art Bonus, sono ancora ferme al palo, e l'inbound naviga in un mare nebbioso nel quale le iniziative promozionali sono lasciate a singoli soggetti, spesso privati, che utilizzano il brand Italia nelle loro attività di comunicazione.

Dopo la partenza con il botto dell'era Franceschini, con il decreto Art Bonus, il commissariamento dell'Enit, la creazione di un laboratorio del turismo digitale per mettere mano al digital divide che condiziona l'Italia sia nei suoi strumenti promozionali sia in quelli commerciali, l'azione di Governo si è come bloccata e i protagonisti dell'incoming sono fermi ad attendere un segnale, uno qualunque, che permetta di ripartire.

Il punto della situazione è presto fatto.

I decreti attuativi dell'Art Bonus, che prevede il credito d'imposta per le aziende e una serie di altre novità in materia di turismo, fra le quali, ad esempio, a riclassificazione alberghiera, non sono arrivati.

La riforma dell'Enit si è arenata alla consegna della proposta di Statuto da parte del commissario dell'Agenzia, Cristiano Radaelli, che, lungi dall'aver concluso il suo mandato, è ancora lì in attesa di sapere quale sarà il destino dell'ente.

Il portale Italia.it, dopo aver visto smontare la redazione, non è ancora ripartito e salvo qualche sporadico intervento, la presenza dell'Italia langue su tutti gli strumenti social e non che passano per via digitale.

La riforma del titolo V, che dovrebbe portare il turismo sotto l'egida dello Stato, togliendo la titolarità unica alle Regioni, è ancora lettera morta. Ma è anche vero che le Regioni, in questo momento, tutto stanno facendo salvo operare in maniera coordinata.

Il tutto a meno di 5 mesi dall'Expo, appuntamento da 'bollino rosso' per i flussi inbound.
Avere in questo momento la macchina del turismo ferma al palo è un rischio notevole.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana