Prezzi alle stelle, l'allarme per le vacanze sulla neve

Valeria Ghezzi, presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari, interviene in merito ai costi per le vacanze sulla neve.

In un’intervista rilasciata ad Adnkronos/Labitalia e riportata dal Sole 24Ore, Ghezzi spiega come “I prezzi degli skipass sono aumentati andando un po’ dietro all’inflazione, però ovviamente il maggior costo dell’energia non va sull’utente, perché sarebbe impossibile. Dovremmo aumentare il costo del 30%, mentre la variabile di aumenti sta tra il 5 e il 12%”.

Il caro energia investe pesantemente i ricavi del turismo in montagna: “Questo non sarà un anno facile, anzi temo che sia peggio dell’anno del Covid. Non so come affronteremo il problema, ma sarà un grande problema”.

Malgrado tutto però, si va avanti. “Nonostante i costi dell’energia, noi la neve la facciamo. Se  ci fermassimo si fermerebbe tutta la filiera: senza neve è come dire ai maestri di sci voi questa stagione non lavorate; ai bar, chioschi e alberghi di rimanere chiusi”.

Ma “Non è pensabile che noi ci prendiamo questa responsabilità e ora speriamo che qualcuno ci aiuti. Chiediamo con forza che il Governo riconosca in modo formale le aziende funiviarie quali energivore e le aiuti ad affrontare questa situazione di difficoltà che, purtroppo, non dipende dalla capacità imprenditoriale”.

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