Italia, la rinascita del turismo termale: ospiti stranieri a più 18%

C’è il ritorno dei turisti stranieri tra le ragioni che hanno riportato in carreggiata, dopo il Covid, il turismo termale, tornato quest’anno ai valori del 2019 dopo aver recuperato oltre 3 milioni di clienti.

In base ai dati forniti da Massimo Caputi, presidente Federterme Confindustria, gli ospiti stranieri sono infatti aumentati di 18 punti percentuali, a ulteriore riprova del peso del valore del comparto termale italiano che, aggiunge Caputi in un’intervista a Il Sole 24 Ore, “favorisce la destagionalizzazione del turismo e si rivela un asset primario”.

Italia settima al mondo
Se il mercato mondiale del wellness quest’anno vale qualcosa come 5.610 miliardi di dollari e nel 2027 verranno superati gli 8mila miliardi, l’Italia è ben posizionata con un settimo posto, grazie a una spesa, nel 2022, di 15,7 miliardi di dollari per il turismo del benessere, superiore ai 14,5 del 2019. I ricavi termali, sempre nel 2022, sono stati pari a 3,3 miliardi di dollari, valore che ci colloca al sesto posto nel mondo, mentre il Paese è al quinto posto per le acque termali.

Uno dei nostri punti di forza è l’elevato livello dei servizi; secondo le rilevazioni di Thrends, infatti, l’Itaalia ha 395 hotel 5 stelle con spa, di cui 26 con medical spa. Il gruppo alberghiero con il maggiore numero di 5 stelle con spa è Rocco Forte Hotels con 7 strutture, mentre la più grande area benessere, che si sviluppa addirittura su due ettari, è quella di Terme di Saturnia.

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