Il fisco ama il last minute

Il fisco ama il last minute, che in questo caso non è una formula commerciale di vendita, ma una prassi in termini di scadenze fiscali: regola base, quando si parla di versamenti al fisco, è attendere sempre l’ultimo minuto per disporre il pagamento di imposte e tasse.

Come mai? Perché ormai è prassi consolidata la proroga dell’ultimo istante e anche quest’anno non c’è stata eccezione alla regola.
La scadenza per il versamento delle imposte a saldo per l’anno 2020 ed in acconto per l’anno 2021 era infatti fissata per il 30 giugno.
I più ligi al dovere (ed i loro commercialisti che devono rispettare le scadenze) si sono preparati per tempo ed avevano già disposto il pagamento diversi giorni prima della scadenza: grave errore!
Infatti, come ormai d’abitudine, è arrivata la proroga dell’ultim’ora: con DPCM del 28 giugno 2021, infatti, è stato disposto che la scadenza del 30 giugno venisse posticipata al 20 luglio (proroga disposta e comunicata ben 48 ore prima della scadenza! E non esagero nel dire che è stato un bel regalo, perché negli anni passati le proroghe sono spesso arrivate il giorno stesso della scadenza se non, come avvenuto 2 anni fa, addirittura a scadenza ormai passata).

Ma non pensate che una proroga sia sufficiente: infatti questa proroga al 20 luglio è appena stata oggetto, con approvazione da parte della Camera con voto di fiducia del 14 luglio, di ulteriore differimento al 15 settembre.

Quindi nuova (si spera ultima e definitiva) scadenza per il versamento delle imposte a saldo 2020 e acconto 2021, del saldo IVA rateizzato 2020 e della tassa annuale di iscrizione in camera di commercio: 15 settembre (n.b.: proroga non valida per le agenzie viaggi ed i tour operator che nel 2020 hanno avuto un fatturato superiore a 5 milioni di euro, per la precisione 5.164.569,00 di Euro).

Quando le agenzie viaggi mie clienti mi chiedono uno scadenzario fiscale per i loro versamenti, le avviso che nel periodo giugno-settembre “tutto è possibile” e bisogna navigare a vista.

Una cosa è certa: mai mandare in pagamento, o disporre sull’home banking il pagamento, di un modello F24 troppo in anticipo nei tempi: la proroga è sempre dietro l’angolo e poter sfruttare il posticipo di qualche mese del pagamento di un F24 è sempre una buona occasione di “autofinanziamento” temporaneo.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.euwww.travelfocus.it

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana