Franjo si tiene stretta Valtur

Un manager che non rinuncia alla battuta, distante anni luce dalle figure ingessate che popolano il settore. Franjo Ljudljdjuraj, in questi giorni al centro delle indiscrezioni che danno Andrea Bonomi, presidente di Investindustrial, sulla strada di un possibile ingresso in Valtur, dalla Bmt di Napoli ha risposto con una battuta ai rumors di mercato.

"Magari" è stata la replica del patron di Orovacanze, che poi, sfoderando un'altra similitudine di spirito, ha precisato: "Perché dovrei vendere Valtur? Abbiamo appena celebrato il matrimonio. Non potrei separarmi di già".

Il discorso si è allargato poi ai progetti attorno al marchio Valtur. "Nel 2015 abbiamo superato gli 80 milioni di euro e quest'anno contiamo di raggiungere i 110 milioni di fatturato. Le prenotazioni, sia sul fronte internazionale che su quello tricolore, sono in crescita, ma quello che sta aumentando di più è  lo scontrino medio, salito di circa un quarto rispetto a quando abbiamo rilevato il marchio".

Il prossimo inverno vedrà intanto la bandiera del tour operator sventolare in diverse nuove destinazioni. "Partiremo con la programmazione su Mauritius e a seguire con quella su Cuba, dove - ha annunciato Ljudljdjuraj  - stiamo finalizzando il contratto per una struttura a Varadero di 540 camere. Sul medio raggio apriremo invece 2 villaggi in Croazia e 1 in Montenegro perché l'intenzione del gruppo è andare verso uno sviluppo veloce, ma importante".

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