I vaccini che non arrivano bloccano le prenotazioni: la denuncia di Confturismo

La mancanza di vaccini e soprattutto l’insicurezza sulla campagna vaccinale rischia di compromettere seriamente la prossima stagione turistica in Italia. Lo dice l’osservatorio di Confturismo Confcommercio, che, se da una parte sottolinea il leggere miglioramento dell’indice di fiducia dei viaggiatori italiani, calcolato da Swg per il mese di marzo a 53 punti, dall’altro evidenzia come l’insicurezza sul futuro blocchi la programmazione delle vacanze per quasi 20 milioni di persone.

“Il piano delle vaccinazioni non è solo un tema di salute, è un elemento essenziale per fare ripartire l’economia del Paese, cominciando dal turismo, che vale il 13% del Pil. Da questo Governo – dice il presidente di Confturismo, Luca Patané (nella foto) - ci attendiamo scelte decise. Bisogna puntare sul nostro settore, non solo con ristori adeguati in rapporto alle enormi perdite accumulate, ma anche vaccinare con priorità i nostri addetti, aderire da subito e con convinzione all’iniziativa dei green pass digitali proposta dall’Europa e realizzare corridoi e destinazioni Covid free comunicandolo ai grandi mercati, come stanno facendo altri paesi.”  

Il 62% del campione dell’indagine dell’Osservatorio dice che considererebbe con attenzione l’ipotesi di andare in una destinazione “Covid free”, dove un sistema composito di test in partenza e di operatori turistici e popolazione locale vaccinata garantirebbe una sorta di “bolla” per proteggere la salute. Attenzione dunque a non restare indietro rispetto ai competitor di Grecia, Spagna, Croazia e altri Paesi che perseguono da settimane questa strategia e, soprattutto, stanno costruendo su di essa una pesante linea di comunicazione interna e verso l’estero. L’Italia potrebbe restare a bocca asciutta di turisti anche per la semplice mancanza di queste azioni basilari".

C’è poi il tema del rilancio complessivo del settore, aggiunge Patané: “Il Pnrr del 12 gennaio scorso, che al turismo dedica risorse per 1,5 miliardi in totale, deve essere profondamente rivisto. Il settore va posto al centro delle linee di intervento previste su digitalizzazione, transizione ecologica, riqualificazione di strutture e competenze, inclusione sociale e mobilità. Su questi temi abbiamo pronte proposte progettuali concrete, redatte da esperti ed europrogettisti, che vogliamo presentare nei prossimi giorni al ministro Garavaglia”.

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