La svolta di TuiSebastian Ebel: 'Apriremo al pacchetto dinamico'

Il nuovo ceo di Tui, in carica dal prossimo 1 ottobre, sembra intenzionato a imprimere un nuovo corso al Gruppo. Come riporta Hosteltur infatti, Sebastian Ebel (nella foto) avrebbe spiegato in un recente incontro online con gli analisti che una delle aree in cui Tui vede future opportunità di crescita è quella del pacchetto dinamico, rendendo più facile per i clienti progettare le proprie vacanze combinando voli e alloggio in modo più flessibile.

Il ceo uscente, Fritz Joussen, aveva improntato gli ultimi dieci anni sulla sfida a offrire un prodotto differenziato, con pacchetti turistici che non potevano essere acquistati da nessun'altra parte, grazie anche all’apporto della propria flotta aerea e degli hotel a marchio Tui. Il tutto per combattere la sfida imposta dalle Ota. Ma ora la strategia sta cambiando.

Come ha spiegato Sebastian Ebel, "stiamo facendo grandi passi avanti rispetto a un'azienda che cinque anni fa vendeva pacchetti turistici tradizionali". Ebel definisce la strategia di crescita dell'azienda esprimendo il desiderio di "prendere la giusta quota di mercato di Thomas Cook; vogliamo crescere, combattere. Forse dobbiamo essere ancora più agili di quanto non fossimo in passato”.

La crescita della quota di mercato tuttavia “da sola può essere un fattore pericoloso, perché si corre il rischio di aumentare troppo la capacità quando il mercato non c'è ancora”. Tuttavia, "scommettendo sul pacchetto dinamico non bisogna preoccuparsi, perché il rischio viene assunto dai fornitori, che devono sopportare questo onere".
Utilizzare “più capacità aerea di terzi che delle società del gruppo significa anche assumersi meno rischi derivanti dall'aumento dei prezzi del carburante e da altre forme di inflazione” aggiunge Ebel.

Tui non solo ha ampliato il suo portafoglio prodotti con il pacchetto dinamico, ma ha anche ridotto l’esposizione nel comparto alberghiero. Ebel ha sottolineato come Tui non stia abbandonando la  strategia basata su un prodotto differenziato e che avere il prodotto esclusivo sia ancora una priorità. Tuttavia, la nuova Tui è ormai un'azienda molto diversa da quella entrata nella pandemia solo un paio di anni fa: "Possedere gli hotel è stato uno dei pilastri fondamentali, ma ora il Gruppo ha venduto gran parte delle sue strutture e, come le grandi catene, parla già di una strategia asset light".

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