Clia: “Cresce la voglia di viaggiare in crociera”

Cresce la voglia di crociera. A dirlo sono gli ultimi dati diffusi da Clia, che parlano di una propensione a viaggiare in mare che supera i livelli pre-Covid. “Dopo il calo legato alla pandemia il settore è in costante ripresa e la previsione è superare di slancio i livelli prepandemici a partire dal 2023 - ha affermato Maria Deligianni di Clia, intervenendo all’Adriatic Sea Forum in corso a Bari -. Questo anche grazie all’impegno del comparto per la sostenibilità, sia per quanto riguarda l’ambiente, sia per quanto riguarda il turismo responsabile e in coordinamento con le destinazioni”.

Sul fronte della sostenibilità, sembra anche crescere la percezione tra i viaggiatori di quanto le compagnie stiano lavorando per ridurre l'impatto ambientale. Secondo uno studio condotto su oltre 4.000 persone in otto differenti Paesi chiave per il settore (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Australia), l’84% dei crocieristi ha infatti intenzione di tornare presto in crociera (il 5% in più del 2019). Inoltre, tra chi non è mai salito a bordo, due su tre sarebbero pronti a farlo. I più entusiasti di rifare una crociera sono i giovani (l'86% della GenX e l'88% dei Millennial).

I progressi fatti sul fronte della sostenibilità, commenta Deligianni, “sono fondamentali per fidelizzare i crocieristi e attrarne di nuovi, soprattutto tra le giovani generazioni. E questo viene rilevato anche dal nostro sondaggio, secondo cui un numero sempre maggiore di viaggiatori giudica positivamente l’impegno del settore crocieristico per la sostenibilità e il 51% del campione (+9% rispetto allo scorso anno) afferma che il comparto è leader nei viaggi responsabili”.

Sul fronte delle destinazioni, è sempre più positivo l'apporto del segmento sulle economie locali. Tra i crocieristi intervistati il 69% ha soggiornato almeno una notte nella città di partenza, il 43% ha prolungato il soggiorno di almeno due notti nelle città di imbarco o di sbarco e la maggior parte ha soggiornato in hotel. Il 60% ha, inoltre, dichiarato di essere tornato in una destinazione visitata per la prima volta in crociera. “L’industria crocieristica riconosce l’importanza di coinvolgere e lavorare con le comunità locali e i partner del territorio. Una parte integrante dell’impegno a sostenere il turismo sostenibile in tutto l’Adriatico - sottolinea Deligianni -. Lavoriamo per arrivare ad emissioni zero entro il 2050, ma c’è bisogno di lavorare con istituzioni e autorità locali per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi".

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