Gentile: "Le aziende familiari, un male necessario"

Cinque tipologie di famiglie che guidano le aziende turistiche italiane e una sentenza: sono un male necessario. L'analisi è stata effettuata da Roberto Gentile, nel turismo da 23 anni ed ex amministratore delegato di Frigerio Viaggi. Gentile prende in considerazione da una parte alcuni tour operator protagonisti nell'ultimo anno delle note vicende, ovvero Teorema e il Ventaglio e dall'altra realtà a conduzione familiare come Frigerio, Veratour e Naar.

Le cause del declino
Viene indicato il mancato passo indietro di chi nel passato aveva avuto una grande intuizione tra le cause della crisi del Ventaglio. Bruno Colombo, sottolinea Gentile, non ha saputo passare la mano al momento giusto e se avesse ascoltato il figlio Stefano forse oggi tutto sarebbe diverso. Viene indicato invece nel figlio Alessandro l'origine della debacle della creatura di Vittoriano Scotti, Teorema Tour: dall'anonimato fino alle vette del tour operating, scrive Gentile; poi l'esordio di Todomondo e la fine.

Mille modi per fare funzionare la famiglia
Parte da Frigerio il primo caso di azienda famigliare che funziona. Con una sola ricetta: una famiglia allargata dove "si litiga, anche aspramente, ma la domenica ci si ritrova tutti a pranzo". Altro esempio quello di chi rinuncia a seguire le orme già segnate e va per la sua strada: Frederik Naar, nipote dell'ex fondatore de i Grandi Viaggi e figlio dell'a.d., fonda un t.o. suo e oggi fattura 90 milioni. Infine Veratour e Carlo Pompili: mai un bilancio in perdita, circa 200 milioni di fatturato e la fiducia piena nei suoi due figli: Stefano, a cui è affidata la politica commerciale, e Daniele, che ha in mano la gestione dei villaggi.

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