L'aereo che fece la storia: 54 anni fa il primo volo del B727

Ha segnato la storia dell’aviazione civile e ancora oggi ci sono una sessantina di esemplari in servizio. Ma lo si può anche trovare trasformato in abitazione personale, come l’idea che ha avuto l’attore americano Bruce Campbell, oppure per sperimentare l’assenza di gravità alla Nasa.

Il 9 febbraio del 1963, esattamente 54 anni fa, si alzava per la prima volta in volo l’aereo destinato a battere tutti i record in termini di numeri di esemplari in servizio, il Boeing 727. Un primato che negli ultimi anni ha poi dovuto cedere alla sua evoluzione, il 737.

Un rapido sviluppo
Nato come evoluzione del 707, il nuovo modello della casa costruttrice Usa entrò ufficialmente in servizio con la livrea della Eastern Air Lines nel 1964 e conobbe da subito un rapido aumento della domanda da parte delle compagnie di mezzo mondo (fece parte anche della flotta di Alitalia): in tutta la sua storia ne furono prodotti 1.832 esemplari, un record, appunto, con un costo di listino che variò tra i 4,25 milioni di dollari dei primi velivoli usciti dalla produzione fino ai 22 degli ultimi aerei costruiti. La produzione cessò definitivamente nel 1984.

Gli ultimi modelli oggi in servizio vengono utilizzati da piccole compagnie aeree, prevalentemente per brevi servizi charter, oppure per voli privati. Tra le curiosità della sua storia, anche un clamoroso furto: nel 2003 all’aeroporto di Luanda un esemplare sparì misteriosamente nel nulla.

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