Ryanair e gli scioperi: scatta l’allarme sugli utili

Ryanair rivede al ribasso le stime sugli utili e la Borsa non perdona. Per la low cost irlandese ieri non è stata una giornata facile. Dopo l’annuncio di un ribasso del target, con un utile netto tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro per l’anno finanziario 2018-2019 (contro la precedente stima che oscillava tra 1,25 e 1,35 miliardi), sul mercato azionario di Dublino il vettore di Michael O’Leary (nella foto) ha lasciato sul campo il 13%. Una situazione che però, come sottolinea Il Sole 24 Ore, ha accomunato anche altre low cost: easyJet ha infatti perso il 4,2% e Wizz Air il 3,1%.

Il peso degli scioperi
La ragione della revisione al ribasso degli utili (che, va sottolineato, restano comunque sostanziosi) è da ricercarsi negli scioperi che la scorsa estate hanno colpito il vettore. Ma, secondo quanto afferma la compagnia stessa nel comunicato, non sono solo le agitazioni passate a incidere: anche i timori per possibili futuri stop legati alle rivendicazioni del personale starebbero condizionando le prenotazioni e dunque i prezzi medi.

L’impatto infatti, secondo quanto affermato dallo stesso ceo O’Leary, non sarebbe stato tanto sui voli (nei giorni di sciopero, afferma il manager, è decollato il 90% degli aerei), quando sulla fiducia dei clienti e di conseguenza le prenotazioni del terzo trimestre.

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