Una nuova tassasui viaggi: scatta l’ora della Robin Tax

Il suo nome richiama alla mente l’eroe di Sherwood che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Ed è con questa prospettiva che il presidente Usa Jimmy Carter l’aveva progettata (ma mai messa in atto). Ora la Robin Tax sarà una delle nuove tasse che verranno introdotte dal Governo nel 2019. E andrà a toccare indirettamente anche il mondo dei viaggi.

Dal punto di vista pratico, la Robin Tax si concretizza con il passaggio dal 24% al 27,5% dell’addizionale Ires, con un incremento di 3,5 punti percentuali, per alcune categorie di concessionari statali.

L’impatto sul turismo
Ma l’elenco dei soggetti che saranno colpiti dalla Robin Tax, come riporta corriere.it, chiarisce immediatamente la possibile ricaduta sul turismo. A dover mettere mano al portafoglio saranno i concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie.

Tutti settori che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con il sistema dei trasporti nelle sue varie sfaccettature.

Difficile dire ora quali saranno i possibili effetti sulle tariffe. Certo è che alcuni dei soggetti impegnati nell’industria italiana dei trasporti si troveranno ad avere a che fare con una imposizione fiscale più pesante.

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