Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Portare vantaggio e sostegno ai piccoli aeroporti, affinché abbiano una voce univoca nella soluzione delle problematiche comuni”. Questo l’obiettivo di Aira, neonata Associazione nazionale degli aeroporti regionali.
A guidare Aira, nelle vesti di presidente, sarà Salvatore Ombra, vertice di Airgest, società di gestione dell'aeroporto di Trapani Birgi, mentre vicepresidente sarà Frederick Wendler, direttore generale di SO.GE.A.P. spa, società di gestione dell'aeroporto di Parma.
Gli obiettivi
“L’obiettivo dell'associazione Aira - spiega Ombra - è di portare vantaggio e sostegno ai piccoli aeroporti, affinché abbiano una voce univoca nella soluzione delle problematiche comuni. Nasce dalla piena consapevolezza del ruolo eccezionale di volano delle economie locali che gli aeroporti regionali possono svolgere, consapevolezza che sembra mancare al governo nazionale. Aira – prosegue Ombra - vuole essere una voce di riferimento del settore, stimolando l'adozione di provvedimenti semplici e mirati che possano consentire rapidamente agli aeroporti regionali di svolgere il ruolo di potente strumento di sviluppo, divenendo essi stessi imprese redditizie che generano occupazione senza più pesare sui bilanci degli enti locali”.
Le istanze
Le misure che Aira vuole portare all'attenzione mirano a, continua Ombra, "consentire di attrarre operatori aerei, creando nuove rotte e nuovi mercati, che andranno ad integrare, e non a penalizzare, le attività degli scali maggiori”.
Tra le future battaglie che l’associazione intende portare avanti, “l’opposizione all'adozione del recentissimo decreto che impone anche agli aeroporti minori l’onere di condurre impianti sinora curati dall’Enav che appesantisce gli aeroporti regionali; la cancellazione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco per il primo milione di passeggeri annui e la cancellazione della tassa di lusso sugli aerei privati”.
Queste imposte ad oggi generano complessivamente “un gettito di meno di 20 milioni di euro per l’erario (nel 2019) - precisa il neo presidente Aira -, mentre la loro rimozione può generare in brevissimo termine un incremento complessivo di 10 milioni di passeggeri l'anno, con conseguente incremento del Pil di oltre 600 milioni, e un maggior gettito di oltre 150 milioni con un incremento dell'occupazione di 100 mila unità negli aeroporti regionali stessi, nell'indotto del turismo e nell'industria aeronautica nel suo insieme”.