Trasporto aereo verso il futuro: un orizzonte 'unconventional'

La pozione magica per i vettori aerei del futuro sta nell’uso dei dati. Addio al vecchio “storico”, fate spazio agli unconventional data. È questo il succo dell’ultima analisi sul settore fornita dalla multinazionale della consulenza McKinsey, che tira le somme su un 2020 che dovrebbe chiudersi con un calo delle entrate stellare, meno 400 miliardi di dollari.

Di “big data” si parla da tempo e sul fatto che la pandemia abbia stravolto per sempre le abitudini di consumo e prenotazione degli utenti, si è già scritto molto. Quel che ora aggiunge McKinsey, nel report “Airline data: What next beyond crisis response?” è una sorta di mini guida al revenue management per compagnie.

Il cambio di passo
Quel che farà la differenza sarà la capacità di prendere decisioni in maniera sempre più veloce in base al cambiamento repentino della domanda e dei target. Un esempio su tutti: il pricing deve essere “dinamico” fino all’estremo. Una quota di posti riservata al business travel può essere venduta a prezzo alto, perché è un pubblico che si muove in anticipo, ma niente paura dell’offerta last-minute per solleticare il target giovane. E non è solo questione di prezzo.

L'incrocio degli input
I software devono scandagliare i metadati relativi a ricerche e booking sui gds, sugli aggregatori, incrociarli con dati di spesa e strumenti di pagamento, fino a raggiungere video in Rete in cui gli utenti mostrano apprezzamento o critica per il vettore o per i concorrenti. Tutto questo per profilare sempre meglio micro segmenti di mercato. E non si può restare indietro rispetto alle restrizioni ai viaggi imposte repentinamente dai Governi, devono subito essere inglobati nei canali di vendita. E questi sono solo esempi.

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