Lungo raggio, il ritorno con i voli Covid tested

Aeroporti di Roma, insieme ai partner Delta e Alitalia, ci aveva creduto sin dall’inizio: i voli Covid tested, provati inizialmente sulla tradizionale direttrice Linate-Fiumicino, potevano essere la chiave di volta per riaprire il mercato del lungo raggio. Un percorso lungo e lento, ostacolato dal perdurare delle limitazioni causate dai contagi, ma che alla fine potrà dare i suoi risultati. E la rinascita del lungo raggio da e per l’Italia verosimilmente passerà da lì. Magari già da quest’estate.

È stata una vera e propria accelerata quella della riapertura di alcune rotte long haul negli ultimi giorni e che la prossima stagione estiva possa fornire già le prime indicazioni e soprattutto le prime opportunità per l’incoming prima e per l’outgoing dopo sembra ormai più che una possibilità.

L’asse Italia-Stati Uniti
Per ora la parte del leone la fa l’asse tra Stati Uniti e Italia e l’aumento delle rotte disponibili e l’incremento delle frequenze annunciate da Delta insieme ad American e United fa pensare che la domanda si stia progressivamente rivitalizzando. Un impulso l’ha sicuramente dato l’apertura ai turisti Usa in Italia nel rispetto del rigoroso protocollo, visto che la percentuale di popolazione vaccinata negli States è oggi una delle più alte.

Le prossime mosse
Ma con la decisione del Ministero della Salute dello scorso 15 maggio altri Paesi hanno avuto il via libera e Aeroporti di Roma ha subito colto la palla al balzo: nelle prossime settimane entreranno nel progetto anche Emirates e Etihad per gli Emirati, Air Canada per i voli su Toronto e Montreal e Alitalia per il Roma-Tokyo in chiave olimpica. E a Malpensa presto arriverà la sorpresa Neos con il diretto su New York. Senza dimenticare che il via libera adesso ce l’ha anche l’aeroporto di Venezia.

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