Usa senza europeifino a novembre, Aer Lingus posticipa i voli long haul

Non si sono fatte attendere le prime mosse delle compagnie aeree alla notizia che gli Stati Uniti potrebbero mantenere i confini chiusi ai turisti europei e britannici fino a dopo il Thanksgiving Day del 25 novembre.

La prima a reagire è Aer Lingus, che dopo aver annunciato per settembre il lancio del nuovo servizio da Manchester agli Usa, ha fatto marcia indietro, posticipando a dicembre la data di inizio dei tanto attesi collegamenti per New York e Orlando.

Il vettore, spiega Simple Flying, ha confermato che i voli per New York non inizieranno fino al 1° dicembre, mentre il collegamento per Orlando è stato posticipato all'11 dello stesso mese. Inequivocabile il motivo del ritardo, "le continue restrizioni sui viaggi negli Stati Uniti".

Speranze affievolite
Un timore, la chiusura dei confini ai turisti europei fino a dicembre, che affievolisce le speranze degli operatori, ravvivate a inizio estate grazie alla formazione di una task force Usa-Regno Unito istituita a giugno al vertice del G7. I colloqui erano iniziati bene, ma il diffondersi della variante Delta ha scompigliato tutte le carte. E ora la maggior parte delle compagnie aeree non si aspetta un'apertura, almeno non prima della fine di novembre.

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