Low cost, lungo raggio, Ita Airways Ecco le attese per la summer 2022

Pronti, via. I giochi sono ormai fatti e dal prossimo weekend prenderà il via la summer più attesa degli ultimi anni da parte degli attori del trasporto aereo e di tutto il mercato del travel in generale. Vedremo quasi sicuramente ancora degli aggiustamenti al rialzo o al ribasso in base all’andamento della domanda, ma quello che appare certo al momento, guardando perlomeno al panorama italiano, è che il ritorno ai livelli pre pandemia sembra ormai sempre più vicino e tutte le compagnie aeree hanno deciso di giocare i propri assi per riprendersi, o magari aumentare, le quote di mercato.

L’attacco low cost
In questo scenario la pattuglia low cost appare quanto mai agguerrita, Ryanair in testa. La compagnia guidata da Michael O’Leary, in tour in questi giorni a presentare gli operativi delle singole basi, tutti rafforzati, riprende la marcia per raggiungere il traguardo dei 50 milioni di passeggeri annui sulla Penisola (obiettivo fissato per il prossimo anno). Intanto per il 2022 mette in campo una potenza di fuoco da 92 aerei posizionati sulle basi nazionali, sbanca gli scali milanesi con 144 rotte, Roma con 82 e così via e continua ad aggiungere nuovi collegamenti man mano che arrivano in casa nuovi aeromobili. easyJet da parte sua risponde con un network da 220 rotte con 17 new entry nel network e Wizz Air aggiunge altri 22 collegamenti alla già fitta rete attiva, portando a 11 gli aeroporti serviti in Italia. Chiude il gruppo Volotea che, con 11 milioni di posti in campo per la summer, supera del 40 per cento l’offerta del 2019.

Ita e le altre
Ma per l’estate 2022 gli occhi saranno puntati in particolare su Ita Airways, che ha terminato la fase di rodaggio dopo il lancio dello scorso mese di ottobre e attende ora di conoscere il proprio destino attraverso il processo di privatizzazione e le offerte di acquisto arrivate sul tavolo del Governo. Ita Airways metterà in campo un network di 64 destinazioni, di cui 23 nazionali, 34 internazionali e 7 intercontinentali. Proprio queste ultime rappresentano la novità e sono state da subito l'obiettivo primario della compagnia, non appena l'andamento della pandemia lo avesse consentito. Ma tutti i big, da Air France-Klm a Lufthansa, da British Airways a Iberia passando per i vettori del Golfo, in prima fila o attraverso le proprie controllate, hanno deciso di rompere gli indugi e di riattivare i network in campo nel 2019, confermando come il nostro mercato resti al centro dell’attenzione e venga considerato di primaria importanza.

Attesa per il long haul
E per ultimo il lungo raggio, il cui ritorno era atteso non solo dai vettori, vista la sua importanza per i margini, ma anche dai due hub nazionali, Fiumicino e Malpensa, per tornare a livelli di traffico accettabili e portare in cassa denaro fresco. Sicuramente la parte del leone spetta al Nord America, sulle cui rotte sono tornati in campo tutti i vettori che in passato hanno man mano aumentato il loro impegno sulla direttrice, con in più la novità del vettore all business La Compagnie su Milano. Ma altri hanno già annunciato la riapertura, dalla tanto attesa Qantas a Singapore Airlines solo per citarne alcune. E non è escluse che altre novità possano aggiungersi in corso d’opera.

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