Ancora telefono e riunioni?! Siete vecchi! Vecchi e superati!!



Fiorello è un grande (anche grazie alla sua storica militanza in Valtur) e indimenticabile la sua gag sul fotografo Oliviero Toscani: a Baldini che gli chiede quali progetti abbia in mente, Fiorello / Toscani risponde con sdegno “Siete vecchi! Siete vecchi e superati!! Come la mia Milano, vecchia e superata, io me ne sono andato via trent’anni fa!” (ascoltalo su Viva Radio2).

Di vecchio e superato c’è tanto, nel nostro settore, ma due cose darebbero particolarmente fastidio allo spocchioso Fiorello / Toscani: le riunioni e le telefonate. Mi spiego, è impossibile lavorare senza vedersi e senza parlarsi, ma è insopportabile il modo vecchio e superato di gestire le une e le altre. Perché Internet ha cambiato tutto, anche in questi casi.

A far male una riunione ci vuol poco. Nessun ordine del giorno, oppure tre punti in croce, dei quali il terzo - il famigerato “varie ed eventuali” - porta via due terzi del tempo e include temi dei quali non si sarebbe dovuto parlare. La puntualità è un’opzione, e chi arriva tardi (senza scusarsi, spesso...) o non capisce nulla, oppure bisogna raccontargli tutto da capo e perdere ancora tempo.

Di solito, metà dei presenti guarda le slide e porge attenzione (magari deve, parla il capo...), l’altra metà smanetta sul blackberry, ma con atteggiamento corrucciato, perché i colleghi pensino “poverino, era tutto contento di partecipare a questa riunione, adesso l’ha chiamato quel rompiscatole di James Bond e tocca a lui spiegare a 007 come salvare il mondo dalla Spectre...”. Poi ci sono quelli che parlano, ascoltano con sufficienza il relatore che li segue, poi vanno via per “improrogabili impegni” e alle domande dei presenti fanno rispondere il gioppino di turno. E c’è chi prende la parola, crede di essere finito a Ballarò e non la molla a forza di “Io ti ho ascoltato senza interromperti, ora tu mi lasci parlare!!”. In aziende più illuminate delle nostre non funziona così: c’è un OdG, ognuno arriva preparato, al telefono non si risponde e i tempi sono rispettati al minuto.

Altra storia il telefono. Ho partecipato a incontri di 20 minuti nei quali la controparte ha risposto al cellulare tre o quattro volte, ogni volta scusandosi (bravo), ogni volta con l’espressione “chi è che mi disturba mentre sto lavorando, mannaggia!”: prima per rassicurare il collega che gli chiede se ha ricevuto l’email (eh, si sa, le email si perdono...); poi con la moglie per stabilire chi deve andare a prendere il pupo a scuola; quindi per rispondere a un telefono sconosciuto (“scusa, chi diavolo è?! magari è importante...”) che finisce con “Guardi, mi scusi, sono preso, sì, ho visto X Factor ieri sera, ma non ho una posizione precisa sulla querelle tra Simona Ventura e Arisa, se può richiamarmi tra 10 minuti...”. Su dieci telefonate che i risponditori compulsivi ricevono, siamo tutti d’accordo che otto sono inutili e due potevano essere rimandate. Però, se chiama 007 con un numero mascherato...

Internet ha cambiato il mondo, e email chat messenger sms whatsup facebook & C. hanno reso tutto quanto sopra terribilmente vecchio. Vecchio e superato.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana