Ripensare il settore turistico: il 2021 raccontato dall’Unwto

Per il turismo, il 2021 ha significato apprendimento e adattamento. Adattamento, proprio come un camaleonte, a un mondo che è cambiato, alle nuove sfide poste dalla pandemia e anche alle opportunità che si sono palesate.

Guardando agli ultimi 12 mesi, l'Unwto ha rilevato come l'orizzonte della travel industry sia stato delineato non soltanto da una volontà di ripartire ma anche da innovazione e sostenibilità.

Il primo trimestre del 2021 si potrebbe riassumere con la parola 'speranza', quella giunta con l'arrivo dei vaccini, e dunque connessa a un modo di viaggiare più sicuro.

Il cammino verso l'ottimismo
Da aprile a giugno, la chiave è stata nella collaborazione, per esempio quella tra il Unwto e Iata nello sviluppo di un nuovo Destination Tracker a supporto dei turisti e delle destinazioni.

Si è arrivati così all'estate, i mesi caldi hanno visto il ritorno delle persone verso le mete europee con un approccio al viaggio sempre più digital e green.

Infine, tra ottobre e dicembre, il barometro del Wto ha registrato un cauto ottimismo, sulla scia dei risultati positivi di luglio e agosto, su una curva crescente che mancava da troppo tempo.

Come riporta traveldailynews.com, il 2021 è stato anche l'anno che ha condotto i leader politici a dover assumere una linea coordinata per gestire la pandemia, i governi insieme agli enti del turismo e le organizzazioni internazionali hanno dovuto unire le forze per ripensare il settore turistico.

È stato l'anno per trovare soluzioni smart per un turismo sicuro, per trasformare le parole in azioni e portare avanti una vision condivisa a livello globale.

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