Il commento del direttore
Remo Vangelista
E' la carenza di voli il principale freno dello sviluppo turistico del Brasile dal mercato italiano in questo momento di boom. Gli operatori italiani alla Brite lo confermano, indicando che il ricorso ai charter è inevitabile, ma appiattisce la destinazione sul prodotto balneare del Nordeste. "Abbiamo un load factor dell'80% sui nostri charter, ancora prima di averli promossi. E' indispensabile per fare numeri, ma il Brasile, per noi, non è una semplice destinazione balneare e ci impegnamo a promuovere anche i tour in abbinata con il volo Itc" dice il presidente di Travelandia, Mauro Olivero, che si attende di chiudere il 2005 con circa 15mila passeggeri sulla destinazione. "Facciamo circa 3mila passeggeri con la linea, ma manca disponibilità di posti sul mercato" aggiunge. Per Claudio Del Bianco, titolare dell'operatore ricettivista Del Bianco e fornitore di molti to italiani, la crescita del mercato italiano e´stimabile tra il 30 e il 40% "grazie alla stabilità politica del Brasile e al riflesso dello tsunami in Asia"