Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dura presa di posizione contro la proposta di revisione della direttiva pacchetti Ue, che ha appena incassato il semaforo verde di Bruxelles.
"Per Assoviaggi - si legge in una nota - il nuovo testo va nella direzione sbagliata: se l’intento del lavoro della Commissione Ue è, formalmente, quello di tutelare maggiormente i diritti dei consumatori/viaggiatori, le modifiche che si intendono apportare vanno invece nella direzione contraria, offrendo una disparità di protezione e scaricando tutti i costi sulle imprese del turismo organizzato".
L'associazione afferma che si tratta di una proposta "misura insostenibile per agenzie di viaggio e tour operator, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni".
Le critiche
Assoviaggi punta il dito sui mancati riferimenti ai pericoli di insolvenza di compagnie aeree e altri soggetti, mentre vengono prese tutele per i viaggiatori in caso di default di elementi del turismo organizzato. Le maggiori carenze a danno dei passeggeri, afferma ancora l'associazione, sarebbero "emerse proprio con le compagnie aeree riguardo al ritardo nei rimborsi dei voli e al fallimento di alcune di esse. E per recuperare le somme perse, le imprese devono attivarsi nella solita ed interminabile scia del fallimento in cui, nella maggioranza dei casi, non si riesce a recuperare nulla".
Alla luce di questo "chiediamo, invece, che - al pari di agenzie di viaggio e tour operator - anche i vettori aerei siano sottoposti all'obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa o un fondo di garanzia contro l’insolvenza e/o il fallimento a tutela dei viaggiatori, affinchè tutti gli attori del comparto possano agire nel pieno rispetto delle regole".
Il nodo acconti
Sotto accusa anche il limite per gli acconti da incassare da parte delle agenzie di viaggi: "Limitando i saldi a 28 giorni prima - si legge ancora nella nota -, in caso di un evento catastrofale come il Covid ad esempio, non c’è alcuna certezza che agenzie e tour operator abbiano la liquidità già trasferita dai fornitori spesso esteri - che non hanno restituito le somme dovute come già accaduto - per rimborsare contemporaneamente migliaia di passeggeri".
Il fondo di garanzia
Ultimo punto all'analisi di Assoviaggio, la possibilità per uno Stato di chiedere "un secondo livello di protezione", come ad esempio un fondo di riserva, nel caso in cui le polizze non diano garanzie sufficienti. "E tuttavia, come regola generale, i costi di tale fondo di riserva sono a carico degli organizzatori - aggiunge l'associazione -: lo Stato può intervenire, ma il cofinanziamento da parte degli Stati membri è possibile solo in circostanze eccezionali e debitamente giustificate ed è subordinato all'approvazione delle disposizioni dell'Unione in materia di aiuti di Stato. Per questo auspichiamo che venga costituito un Fondo di garanzia europeo, sostenuto dagli Stati membri, contro l’insolvenza e/o il fallimento e che possa intervenire in caso di situazioni catastrofali o di grave emergenza".