Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Coalizione Europea dell’Industria del Turismo, composta da associazioni di categoria del settore tra cui Ectaa, Clia, Etoa e Hotrec, ha lanciato un appello alla Ue sulle principali questioni oggetto di discussione durante i negoziati del trilogo per la revisione della Direttiva Pacchetti turistici.
La coalizione ha individuato 7 punti chiave: l’eliminazione del limite temporale di 24 ore, la limitazione dei pagamenti anticipati, prevista all’articolo 5a che la coalizione vuole eliminare, il meccanismo di gestione dei reclami, che introdurrebbe duplicazioni e complessità amministrative inutili. E ancora, la coalizione lancia un appello sul tema delle sanzioni, sostenendo che l’introduzione di un ulteriore regime sanzionatorio specifico per i pacchetti turistici imporrebbe oneri sproporzionati agli organizzatori e agli altri operatori della filiera turistica.
Sulla risoluzione alternativa delle controversie sui sistemi Adr/Odr, il gruppo di associazioni ritiene che le proposte di modifica siano superflue e ridondanti, mentre sul diritto di recesso, la coalizione chiede che l’organizzatore del viaggio non debba essere ritenuto responsabile per cause di forza maggiore personali del viaggiatore, come ad esempio l’arrivo in ritardo al punto di partenza per problemi di trasporto privato.
Infine, sulla protezione contro l’insolvenza, le associazioni sostengono l’approccio del Consiglio, che conferma la situazione attuale, secondo cui la garanzia finanziaria fornita dagli organizzatori di viaggi deve essere calcolata in base al rischio effettivo, tenendo conto di eventuali variazioni nel volume dei pacchetti venduti durante l’anno.
“L’ecosistema turistico europeo rimane impegnato a tutelare i viaggiatori mantenendo al contempo un settore competitivo, innovativo e sostenibile – dice la nota della coalizione -. Invitiamo tutte le istituzioni a garantire che la revisione della Ptd promuova certezza giuridica, coerenza e proporzionalità, evitando l’introduzione di disposizioni sovrapposte o inapplicabili. Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare in modo costruttivo nelle fasi finali del processo negoziale”.