Modello limehome,
Giuffrè: “Ecco come
cresceremo in Italia”

In Italia è sbarcato solo lo scorso anno, ma i suoi obiettivi sono molto ambiziosi. Il suo nome è limehome e la sua specializzazione è la gestione di appartamenti di fascia alta ma che, grazie al massiccio uso della tecnologia e a un modello operativo flessibile, possono venire proposti agli ospiti a prezzi più competitivi rispetto a una camera d’albergo standard.

“Siamo nati a Monaco di Baviera cinque anni fa - esordisce il country manager dell’azienda, Alessandro Giuffrè - con un intento: dare agli ospiti la consistenza dei servizi dell’hotellerie nell’ambito di una proposta extralberghiera. La nostra crescita è stata da subito repentina e, a oggi abbiamo 6mila unità contrattualizzate in oltre 120 location in Europa”.

Focus sul Sud

Il debutto in Italia, dicevamo, è del 2023, a Milano e Roma, ma ora il piano di sviluppo prosegue concentrandosi sul Sud della Penisola. È infatti a Lecce la new entry di quest’anno, che aprirà tra maggio e giugno: Palazzo BN, ideato dall’ex banchiere italo-svizzero Renè De Picciotto, la cui architettura fonde lo stile degli anni ‘30 con un design contemporaneo ed è a soli 10 minuti dal centro.

“Il nostro modus operandi - spiega Giuffrè - è la presa in gestione di edifici interi. In questo caso le unità limehome, operative prima dell’estate, varieranno in dimensioni dai 40 ai 90 metri quadrati di ampiezza e saranno dotate di cucine completamente attrezzate, zona pranzo separata e soggiorno”. La struttura vanta inoltre un centro fitness, un parcheggio convenzionato e un roof garden.

Gli altri progetti

Ma la marcia alla conquista del Sud Italia è destinata a continuare: limehome aprirà infatti anche a Salerno nel 2025, in un edificio adibito prima ad uffici, poi a hotel e infine vuoto dal 2019. “Lo trasformeremo in un palazzo con 33 unità, ridandogli una nuova vita. Il nostro obiettivo è, infatti, questo: riportare alla luce gli immobili in disuso o non sufficientemente redditizi, soprattutto nelle località secondarie”.

Il proprietario o l’investitore contatta limehome che, grazie a un team di architetti e project manager, dà vita a un progetto che può includere anche il totale rifacimento dell’immobile. “I lavori - precisa Giuffrè - sono in capo alla controparte e noi, una volta ultimata la fase progettuale, prendiamo in gestione l’immobile”.

Il modello di business, che fa largo uso dell’intelligenza artificiale dalla determinazione dei prezzi alla relazione con i clienti, prevedendo anche sistemi di accesso completamente digitali riduce ovviamente i costi di personale: “Siamo più efficienti di un hotel, proponiamo canoni più vantaggiosi per i proprietari e prezzi più convenienti per gli ospiti”. Un modello che funziona visto che, come sottolinea Giuffrè, in tutta Europa lo scorso anno il tasso di occupazione medio è stato del 92%, con punte del 97,8% a Milano, anche in periodi di bassa stagione.

Tornando al prodotto, per il 2025 c’è in ballo anche un progetto in Costiera Amalfitana per 38 unità, ma non basta: limehome sta concretizzando anche altre gestioni, in tutta Italia. “Entro la fine dell’anno - anticipa Giuffrè - contiamo di arrivare ad avere in portafoglio almeno 500 unità italiane”.

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