Il commento del direttore
Remo Vangelista
Saranno circa 5 milioni gli studenti italiani che nel prossimo anno scolastico parteciperanno almeno ad una ‘gita’. Un giro d’affari di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, in aumento di circa il 3%.
Sono questi alcuni dei numeri che si possono dedurre leggendo i risultati dell'indagine di Didatour, la piattaforma online dedicata al mondo della scuola. Stando ai dati, il 49% delle scuole elementari, il 77% delle scuole medie e il 59% dei licei, organizzeranno una visita di istruzione superiore ad 1 giorno il prossimo anno. Poco meno del 90% degli insegnanti sceglieranno l'Italia, mentre l'11% opterà per l'estero. Un dato, quest'ultimo, comunque in aumento rispetto l'8% dell'anno precedente.
Le destinazioni
Nel bel paese prevalgono le scelte per le città d'arte (per il 25% degli intervistati), mentre calano le esperienze in natura, a causa delle incertezze climatiche.
In testa dunque restano le mete classiche, ma solo se hanno anche musei famosi, elemento che condiziona oltre il 15% delle preferenze di molti viaggi. La durata media dei soggiorni è di due notti per la fascia d'età fino ai 12 anni, e di 3 o 4 giorni per le superiori. Il periodo si concentra soprattutto tra marzo e maggio.
Gli alloggi medi sono hotel 3 stelle anche se cresce l'attenzione per i villaggi turistici e le strutture religiose. La spesa media è di 300€ con un'incidenza dei costi del trasporto, molto spesso pullman, sempre più esosa. Cresce anche la percentuale di insegnanti che per organizzare un viaggio di istruzione si rivolgono a piattaforme specializzate o agenzie di viaggio. Una fetta maggiore nelle scuole secondarie (col 62%) rispetto alle primarie.