Il commento del direttore
Remo Vangelista
Assocamp segnala il nuovo trend legato al “camper smart worker”. Si tratta di una nuova tipologia di nomade digitale, legato al dinamismo e al contatto con la natura.
I dati consacrano lo sviluppo di questa nuova forma di turismo: nel corso del 2024 i lavoratori da remoto in Italia arriveranno a 3,65 milioni e tra i nuovi modi di pensare l’abitare ci sono anche camper e van, scelti dal 21% degli smart worker nel mondo.
Assocamp conferma che il trend è emergente, tanto che diversi produttori di camper, caravan e van hanno iniziato a sviluppare veicoli studiati proprio per rispondere alle esigenze dei lavoratori da remoto. Le prospettive di crescita di questa tipologia di turismo sono sempre più in linea con l’affermarsi del fenomeno della ‘workation’.
Viaggiare a bordo del camper consente un nuovo approccio al tempo lavorativo e alla sua dimensione. Se esercitare la propria professione da un albergo o da una casa in affitto permette di mantenere gli equilibri di stanzialità, farlo da un camper sposa un approccio più legato alla scoperta, al dinamismo e al contatto con la natura. Tra i tanti aspetti che contraddistinguono questa modalità basti pensare che il ‘camper smart worker’ può avvicinarsi con il ‘proprio ufficio’ a clienti e collaboratori, organizzando un tour in cui i trasferimenti consentano l’ottimizzazione del lavoro.
Il tempo dello spostamento diventa infatti utilizzabile dal punto di vista lavorativo e intervallabile con pause turistiche.