Alitalia, ancora incerto il futuro di 2mila ex lavoratori

Niente di fatto. L’incontro tra i sindacati e Alitalia ha dato esito negativo e quindi, per ora, non si è riusciti a bloccare o rivedere l’ennesima procedura di licenziamento collettivo che la ex compagnia aerea ha inviato il 10 luglio e che riguarda 1927 dipendenti di Alitalia e 36 di Cityliner. Se non ci saranno provvedimenti di tutela il 31 ottobre prossimo i lavoratori riceveranno le lettere.

Secondo Usb sono ancora esorbitanti i numeri di dipendenti che si avvicinano alla fine degli ammortizzatori conservativi senza reali prospettive di ricollocazione ed è per questo che l’Unione dei sindacati di base chiederà ulteriore proroga di Cigs. “Tutto questo - si legge nella nota di Usb - accade mentre Ita Airways continua ad assumere a tempo determinato dal mercato trasformando poi questi contratti, e chi aveva il posto viene scartato”.

La necessità di interventi di sostegno al reddito, anche a fronte di un procedimento di ricollocamento e formazione “ancora in via di realizzazione” è, dunque, uno dei temi affrontati nell’incontro, come spiega il Corriere della Sera. Ma la consultazione, fanno sapere FiltCgil, FitCisl, Uiltrasporti, Ugl Ta e Anpac, “ha avuto esito negativo, aprendo la strada ad una necessaria convocazione ministeriale per la prosecuzione dell’esame congiunto”.

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