Disastro Air India, avviati controlli sugli interruttori dei carburanti

L’Authority che regola l’aviazione indiana ha ordinato a tutte le compagnie aeree del Paese di controllare il corretto funzionamento degli interruttori che regolano il flusso di carburante degli aerei Boeing. Una misura presa dopo che il rapporto preliminare sul disastro aereo del volo Air India ipotizzava come una delle cause l’interruzione temporanea del flusso di carburante ai motori.

La scatola nera del velivolo, spiega ilpost.it, ha registrato una conversazione nella cabina di pilotaggio avvenuta pochi secondi dopo il distacco da terra dell’aereo: uno dei due piloti aveva chiesto all’altro perché avesse azionato l’interruttore, e quello aveva risposto di non averlo fatto. Un fatto, però, è certo: finora non sono stati riscontrati segni di un possibile guasto del Boeing.

E allora si rafforza il dubbio che uno dei piloti abbia toccato le leve del carburante volontariamente, dal momento che per cambiare la modalità degli interruttori serve sollevarli manualmente. Un’ipotesi inquietante, suffragata dalle indiuscrezioni secondo i quali il comandante del volo, Sumeet Sabharwal, avrebbe sofferto di depressione. A lanciarla il Daily Telegraph, che racconta come gli investigatori stiano scandagliando il suo curriculum medico. Intanto, però, l’associazione di categoria ‘Indian Commercial Pilots’ ha duramente respinto le allusioni del Telegraph, chiedendo rispetto per i piloti e le loro famiglie.

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