Ita Airways e Adr,
passo a due per il futuro

Il futuro del turismo italiano passa soprattutto per i trasporti e le infrastrutture e Ita Airways con Adr sembrano avere le idee chiare sul percorso da compiere, ma soprattutto sembrano aver trovato il modo per fare sistema. “Noi a Fiumicino rappresentiamo una bellissima realtà - si è dichiarato Sandro Pappalardo, presidente di Ita, intervenendo a una tavola rotonda organizzata dall’associazione Civitas -, ma lo siamo anche perché con Aeroporti di Roma, Enac e Enav e tutti gli altri soggetti interessati ci incontriamo regolarmente”.

“Serve tanto sforzo, tanti investimenti ma soprattutto, per restare al top, serve che tutti suonino lo stesso strumento” gli fa eco Marco Troncone, amministratore delegato di Adr. Entrambi guardano con fiducia al futuro. “Quest’anno raggiungeremo i 50 milioni di passeggeri, ma la Capitale deve poterne ricevere almeno 100 milioni - ha aggiunto Troncone -. Non sono i numeri di Adr, ma di Roma nei prossimi 20 anni con l’affacciarsi al turismo delle economie mondiali emergenti”.

Nove miliardi da trovare

Un masterplan di sviluppo sostenibile già pronto e 9 miliardi di investimenti, pubblici e privati, da trovare: questa la ricetta di Adr “per mantenere la schiena dritta” e continuare a vincere la concorrenza ad esempio con Istanbul. “Lo scalo turco punta a 200 milioni di passeggeri e potrebbe essere una spina nel fianco. L’Italia potrebbe diventare terreno predatorio, se non corriamo anche noi” ha concluso Troncone.

Accanto a grandi ed efficienti infrastrutture serve anche una compagnia di bandiera forte. “Ita si sente parte di questo sistema, gode di ottima salute e continuerà a rappresentare l’Italia anche ora che è nel Gruppo Lufthansa - ha aggiunto Pappalardo -. Anzi dobbiamo sapere sfruttare il marchio tedesco, ad esempio nei voli intercontinentali”. Per il presidente di Ita il lavoro da fare nel futuro è soprattutto sulla destagionalizzazione della destinazione Italia. “Dobbiamo puntare sull’offerta tutto l’anno e promuovere nuove destinazioni fuori dai circuiti noti” ha concluso.

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