Il commento del direttore
Remo Vangelista
Continua senza esclusione di colpi la battaglia tra il management di Southwest e il nuovo investitore, il fondo Elliot.
Quest’ultimo non pare voler sedersi al tavolo delle trattative e richiede come prima cosa l’azzeramento dei vertici della compagnia aerea. Un confronto molto duro che vede le parti legali in campo da qualche tempo, senza risultati apprezzabili per ora.
In mezzo alla battaglia la vecchia Southwest che, secondo il fondo Elliot, lavora con un vecchio modello di business poco incline ai cambiamenti.
L’attuale ceo del vettore Bob Jordan sta cercando appoggi sul mercato finanziario e prova a ribattere colpo su colpo all’avanzata di Elliot che mira a ribaltare in modo quasi totale il consiglio di amministrazione. Secondo gli analisti, Southwest negli ultimi tempi tempi ha pagato in parte la sua dipendenza da Boeing. Il costruttore infatti ha rallentato pesantemente le consegne per i noti problemi tecnici e questo ha inevitabilmente colpito anche i vettori clienti.
Intanto Jordan potrebbe presto comunicare al mercato una serie di azioni per aumentare traffico e redditività della linea aerea a basso costo, questo per stemperare almeno in parte le pressanti richieste di Elliot.
Southwest avrebbe infatti in mente di inserire alcuni servizi premium per dare forza al progetto di aumentare la redditività per singolo pax. Una serie di iniziative che trovano però molto freddi i rappresentanti del fondo. Oggi sembra scontato che la vicenda non trovi alcun sbocco positivo nell’immediato e Jordan (come si legge su Reuters) non si piega: “E’ una battaglia per il cuore di Southwest”.