Voli sulla Cina
dall’Europa,
i vettori chiudono
le rotte

I conflitti in atto tra Russia e Ucraina da una parte e tra Israele e altre aree mediorientali stanno mettendo a dura prova la ripresa dei collegamenti aerei a lungo raggio verso oriente e alcune compagnie europee decidono di mettere in pausa i collegamenti sulla Cina nella stagione invernale, complice anche un andamento del business travel nell’area che non sembra rispettare le attese della vigilia.

Alla base di tutto ci sarebbe la questione dei divieti di sorvolo degli spazi aerei delle aree interessate, che stanno costringendo le compagnie a rotte di durata superiore del 20-25%: un allungamento che comporta costi elevati non solo per il carburante, ma anche per il numero maggiore di componenti dell’equipaggio necessari per coprire la tratta.

Negli ultimi giorni gli annunci si sono susseguiti e hanno coinvolto diversi vettori: Lufthansa interromperà la rotta su Beijing così come British e Virgin Atlantic. E poi Sas con la Copenhagen-Shanghai e Lot con la Varsavia-Beijing. Stop temporanei, secondo le indicazioni dei vettori, ma il malumore sale anche per un altro motivo: le restrizioni non si applicano alle compagnie cinesi che si stanno attrezzando per fare man bassa del mercato.

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