Emissione voucher, da Federalberghi la 'diffida agli intermediari' anche in lingua inglese

Federalberghi ha predisposto la traduzione in lingua inglese del facsimile di diffida nei confronti di agenzie di viaggi, tour operator, grossisti, portali e altri intermediari, che contestano la applicazione della norma italiana sui voucher, per invitarli ad astenersi dal rimborsare senza autorizzazione quanto versato dai clienti e dall’addebitare alle aziende le relative somme, in relazione all’emergenza Covid-19. La versione in inglese, si legge su Hotelmag, può essere utilizzata a titolo di cortesia in accompagnamento alla versione ufficiale in italiano.

Attraverso la circolare n.146 dell’1/4/2020, inviata dalla direzione generale di Federalberghi alle associazioni albergatori, alle unioni regionali, ai sindacati nazionali, al consiglio direttivo, ai consiglieri onorari e ai revisori dei conti, viene veicolato il facsimile della diffida ad ottemperare alla norma italiana di applicazione necessaria, con relativa traduzione in inglese.

Di seguito alcuni dei punti contenuti nel facsimile di diffida:

“L’articolo 88 del decreto-legge 17 marzo 2020 n.18 estende ai contratti di soggiorno la possibilità di utilizzo del voucher quale alternativa al rimborso, nei casi di impossibilità sopravvenuta di cui all’articolo 28 del decreto legge n. 9 del 2020. La disposizione consente alle strutture ricettive di rilasciare al cliente che richieda un rimborso, in luogo di una somma di denaro, un voucher da utilizzare entro dodici mesi dalla sua emissione”.

“Evidenziamo che la situazione straordinaria conseguente all’epidemia Covid-19 determina l’insorgere di una causa di forza maggiore che non consente la normale esecuzione di alcune clausole del nostro contratto con la vostra società, incluse quelle che prevedono l’addebito diretto in conto corrente delle commissioni di vostra competenza e l’eventuale rimborso agli ospiti di commissioni, costi, spese e altri importi. Vi invitiamo pertanto ad astenervi dal rimborsare senza nostra autorizzazione quanto versato dai nostri clienti, diffidandovi dall’addebitarci le relative somme. Vi invitiamo inoltre a restituire senza indugio quanto già indebitamente addebitato alla nostra azienda”.

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