Il ritorno di Ryanair: utile da 250 milioni nel trimestre estivo

È stata tra i primissimi a fermare completamente o quasi i voli all’esplosione della pandemia attendendo di ripartire forse anche di più di quello che ci si aspettava, ma Ryanair è stata poi nuovamente tra i primi a partire alla carica all’inizio di quest’anno con un aumento progressivo dei voli.

Ora la compagnia low cost si fa un altro regalo riportandosi nelle posizioni di testa anche sul fronte finanziario, postando il primo utile trimestrale post pandemia. Non sufficiente ancora a ribaltare la situazione (Michael O’Leary è stato chiaro, situazione troppo volatile per puntare in alto e il bilancio chiuderà in rosso) ma, come si suol dire, un risultato di grande incoraggiamento.

I numeri
Cifre alla mano nei tre mesi chiusi al 30 di settembre è riuscita a mettere in cassaforte un utile da 250 milioni di euro, numeri da invidia da parte degli attori del comparto. E numeri che consentono alla low cost di fare scendere il rosso sotto la soglia dei 50 milioni nel semestre. E per completare l’opera arriva anche una disponibilità di cassa da oltre 4 miliardi.

Come detto, però, il ceo Michael O’Leary mette in guardia da facili entusiasmi perché le incertezze sono ancora troppe e fare previsioni è prematuro. Inoltre i prezzi sono destinati a rimanere ai minimi e in queste condizioni fare utili diventa ancora più difficile. Quello che è certo è che per la chiusura dell’esercizio Ryanair vuole tornare sopra la soglia dei cento milioni di passeggeri annui. Per riprendere la corsa.

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