Wilson, Ryanair: “Anche l'estate 2023 sarà da incubo, colpa degli scali”

Code lunghissime ai gate, carenza di personale e migliaia di cancellazioni di voli. Per il trasporto aereo è una delle peggiori estati a memoria di viaggiatore, ma secondo il secondo il ceo di Ryanair, Eddie Wilson, non sarà l'ultima.

“La prossima estate - ha pronosticato il ceo in un’intervista a Repubblica - sarà uguale. Perché i problemi sono ancora tutti lì: non si possono spiegare i ritardi e le cancellazioni senza parlare della cattiva gestione del traffico aereo, soprattutto nel Nord Europa”.

Wilson si riferisce “soprattutto a Germania e Francia, dove non si è investito nell'Atc (Air traffic control ndr), si è deciso di non assumere, causando i problemi che vediamo”.  

Scali italiani più organizzati
Una situazione ben diversa dagli scali italiani dove, ha sostenuto il ceo, “può succedere che, a causa di una tempesta estiva, il traffico si fermi per un giorno, ma dall'alba del giorno successivo si smaltisce l'arretrato e si torna alla normalità. In altri aeroporti - ha aggiunto - è come se questa tempesta tornasse ogni giorno”.

Pur ammettendo che le tariffe aeree aumenteranno, il top manager non crede che il sistema delle low cost sia arrivato al capolinea: “Di fronte a un aumento dell’energia è normale che i biglietti rincarino. Ma anche nei supermercati il cibo è più caro: non per questo i consumatori li disertano per comprare solo dai negozietti sotto casa”.  

Parlando della cessione di Ita Airways, Wilson non risparmia una stoccata a Lufthansa, possibile acquirente del vettore: “Per le regioni italiane penso sarebbe una pessima notizia, perché i tedeschi non usano gli aeroporti regionali", mentre l’Italia ne ha un "grande bisogno".  
Amina D'Addario

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