Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il rebranding di Transavia e Basiq Air in un unico brand, con un investimento extra budget di 2 mln di euro che coinvolge anche le livree degli aeroplani, in due anni, le divise e tutto il materiale societario, premia lo storico nome del vettore charter Klm, Transavia, ben conosciuto in patria, mentre "lascia morire un brand, Basiq Air, perfetto per il servizio di low cost e che era ben conosciuto all'estero" sottolinea A. Hondius. "Con Transavia.com unifichiamo l'idea del low cost-low fare e del charter, tanto che il servizio in entrambi i casi per noi è uguale: pasti a bordo a pagamento anche sui voli noleggiati - spiega Hondius che continua -. In effetti i passeggeri targati Basiq sul totale del gruppo erano solo il 30%, di cui neanche il 15% stranieri. Ecco perchè il nome Transavia, ma con l'aggiunta del suffisso .com". In Italai comunque il brand Transavia era già conosciuto almeno 5/6 anni fa quando alcuni to, in primis il gruppo Alpitour, utilizzava i suoi aeromobili, ora tutti B737 (27 in totale, di cui 9 700 e 17 800), per voli noleggiati