Alitalia verso il riassetto, tre ipotesi per il dopo-Cai

Ultimo mese per l'Alitalia dei grandi industriali nata dalle ceneri della compagnia commissariata.

Il 12 gennaio 2013 scadrà il periodo che vincola gli azionisti italiani rendendoli liberi di cedere le quote a nuovi soci entranti.

Si profila all'orizzonte un assetto ben diverso dall'attuale, che sta sotto l'egida Cai presieduta da Roberto Colaninno (nella foto), con tre candidati già in gara, in primis Air France-Klm, poi Etihad Airways e la società pubblica Cdp, che consentirebbe ad Az di non cambiare nazionalità.

È l'ipotesi che emerge da un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore, in cui si fa presente che queste tre realtà hanno diritto di prelazione al momento del lock up.  

Dal canto loro i vertici del gruppo franco-olandese, che in tempi recenti avevano deciso di rimandare l'acquisizione di Alitalia, potrebbero ripresentarsi ma con un'offerta quasi dimezzata. Etihad, invece, non potrebbe aspirare a una quota azionaria superiore al 49 per cento in quanto compagnia extra-Ue. "La terza ipotesi – aggiunge Il Sole -, alla quale avrebbe fatto un pensiero il direttore generale di Intesa-Sanpaolo Gaetano Micccichè, è il coinvolgimento dello Stato con la Cdp".

Sembrerebbe, dunque, esclusa un'altra era Cai, ma l'operazione per il passaggio di mano non sembra comunque facile, soprattutto se si considera la situazione finanziaria della major, che ha accumulato un passivo di circa 800 milioni.

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