Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’aviazione mondiale continua a crescere, parla sempre più asiatico e viaggia in business o premium. È questa la fotografia definitiva del 2024 che esce dalla nuova edizione del World Air Transport Statistic di Iata.
Il primo dato che emerge è che i viaggi in prima classe, pur rappresentando solo il 6% del totale del traffico internazionale, crescono di più di quelli in classe economica, rispettivamente l’11,8% contro l’11,5%. Sul fronte delle aree geografiche, in termini di crescita percentuale è ancora una volta l’area Asia-Pacifico a segnare il risultato migliore, con un mercato premium e business che aumenta del 22,8%, seguita dall’area Sud America e Caraibi che cresce del 21,8%. Seguono il Medio Oriente (+11%), il Nord America (+9,4%), l’Europa (+8,1%) e l’Africa (+5,6%).
La mappa dei cieli
Il settore business del Vecchio Continente resta il più ampio, con 39 milioni di clienti, mentre in assoluto il mercato dell’aviazione più grande del mondo resta quello asiatico con 500 milioni in classe economica e 21 milioni di passeggeri in business e premium.
La Corea del Sud vince da sola, invece, la gara della tratta più frequentata, con 13,2 milioni di passeggeri che hanno viaggiato tra l’isola di Jeju e la capitale Seul. Al secondo e terzo posto le tratte tutte giapponesi tra Tokyo e le isole di Sapporo e Fukuoka.
Bisogna scendere fino al sesto posto in classifica per trovare la prima tratta non asiatica, con il collegamento Jedda Riyadh, mentre non rientra nella top ten nessun collegamento europeo o americano.
L’Europa compare infatti solo oltre il 20esimo posto, con la Barcellona Palma de Maiorca con 2 milioni di passeggeri. Gli Stati Uniti restano comunque ancora il mercato nazionale più grande al mondo con 876 milioni di viaggiatori, seguito a distanza dalla Cina che ne conta 741 milioni, ma cresce ad un ritmo triplo, il 18,7% contro il 5,2% annuo.