Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’anno del grande dibattito sugli affitti brevi, ma anche quello della revisione della direttiva pacchetti, che andrà a incidere sul lavoro quotidiano del turismo di tutta Europa. E anche l’anno dell’annuncio di Aura, nuovo evento dedicato al mondo del lusso targato TTG. Tutto questo è stato il 2025, un anno che ha visto profondi cambiamenti nel settore ma è stato anche il teatro di accese discussioni all’interno del settore.
Ita Airways
Tra i protagonisti assoluti dell’anno che volge al termine c’è sicuramente Ita Airways. La compagnia ha chiuso la prima estate sotto le insegne di Lufthansa, mentre parallelamente sono proseguiti i dialoghi per il passaggio del 90% della compagnia italiana ai tedeschi. E i numeri prospettano il pareggio per fine anno.
Intanto, negli uffici di Ita Airways si è parlato del ritorno dello storico marchio Alitalia, acquisito dalla compagnia. Un ‘asset strategico’, come lo ha definito l’a.d. Joerg Eberhart, tenendo aperta la porta per il suo rientro in pista, sul quale però non ci sono ancora dettagli.
L’annuncio di Aura
Ma il 2025 è stato anche l’anno dell’annuncio del nuovo evento targato TTG per il settore del lusso: Aura, il nuovo evento che segna l’evoluzione dell’ecosistema TTG e ne consolida la leadership come piattaforma di sviluppo per l’intero settore turistico, debutterà a Firenze dal 27 al 29 ottobre 2026, come nuovo hub internazionale dedicato al luxury travel.
Ryanair e le agenzie
Ita Airways non è stata l’unica compagnia sotto i riflettori. Accanto a lei c’è stata Ryanair; o meglio il suo rapporto con le agenzie di viaggi, che nel corso dell’anno sembrava aver trovato una sua stabilità. La piattaforma Tad aveva sancito la pace tra i due storici avversari, ma la tregua è durata poco: le pratiche commerciali della compagnia sono state nuovamente oggetto di discussione nelle ultime settimane dell’anno, che ha visto anche l’antitrust comminare una multa alla low cost proprio in merito alle strategie nei confronti delle agenzie di viaggi.
Il brand Aeroitalia
Anno movimentato anche per Aeroitalia, o meglio per il suo brand, troppo simile al celebre Alitalia. Tra le ultime ipotesi in campo per la compagnia dell’a.d. Gaetano Intrieri, quella di rispolverare il marchio Air Italy.
Affitti brevi nella tempesta
Per il mondo degli affitti turistici il 2025 è stato un anno particolarmente movimentato. Dalle norme sul check-in remoto, sui quali è arrivata la stretta supportata da una sentenza del Consiglio di Stato, fino alla querelle sulla cedolare secca, conclusasi di fatto con la conferma delle norme precedenti.
Inoltre, la Corte Costituzionale ha chiuso un altro dibattito, stabilendo che è facoltà dei Comuni imporre limiti agli affitti turistici.
Occhi sull’Arabia Saudita
Sul fronte delle destinazioni, a tenere banco è l’Arabia Saudita, decisa più che mai a conquistare terreno sul fronte del turismo internazionale sfruttando l’affaccio sul Mar Rosso. Tra gli annunci dell’anno, l’apertura di Amaala, che debutterà nel 2026. E sempre l’anno prossmo arriverà Dream of The Desert il primo luxury train cinque stelle che correrà sui binari del Paese, grazie alla partnership fra Arsenale, che ha lanciato in Italia in collaborazione con Accor La Dolce Vita Orient Express, Saudi Arabia Railways (SAR), Saudi Tourism Authority (STA) e il Ministero della Cultura (MOC).
Da sottolineare anche la ripresa delle prenotazioni sulla Giordania, segnalata da diverse fonti: il Paese era rimasto sostanzialmente fermo dopo lo scoppio delle tensioni in Medio Oriente ma adesso, in seguito ai trattati, sta tornando ad accogliere turisti.
Direttiva pacchetti
A tenere banco nel 2025 è stata anche la revisione della direttiva europea sui pacchetti di viaggio, arrivata alle battute finali con un testo che in diverse parti ha recepito le richieste del settore. Resta il nodo aperto dei limiti agli acconti, che non vengono fissati dalla direttiva ma sulla cui decisione si demanda ai singoli stati membri.
Dentro e fuori Schengen
Gli ultimi dodici mesi sono stati movimentati anche per i confini dell’Europa, o meglio dell’area Schengen. Nella seconda parte dell’anno è iniziata l’applicazione dell’Entry-Exit System (EES), il nuovo sistema di controllo per gli ingressi in Europa. Ma le criticità sono emerse presto: secondo i dati raccolti da ACI Europe, infatti, l’introduzione dell’EES ha comportato un aumento dei tempi di elaborazione dei controlli di frontiera fino al 70%. E nei periodi di maggiore affluenza, i tempi di attesa per i passeggeri hanno raggiunto anche le tre ore.
Novità anche per il Regno Unito, per il quale si sta concludendo la fase transitoria di applicazione dell’Eta, l’autorizzazione elettronica di viaggio richiesta ai cittadini di 85 Paesi, Italia inclusa. Dopo una fase transitoria, pensata per consentire ai viaggiatori di adeguarsi, dal prossimo febbraio scatteranno i controlli anche per chi transiterà in Uk: senza Eta non sarà possibile imbarcarsi. Le compagnie aeree controlleranno, infatti, i documenti prima della partenza.