Il piano 2030
di Marco
Sansavini

Iberia senza tanti clamori sta conquistando spazi internazionali. Grazie al piano strategico che si chiuderà nel 2030 il vettore iberico intende mantenere la leadership verso l’America Latina e per questo ha messo a punto un progetto di espansione anche della flotta.

A guidare questo piano ambizioso l’italiano Marco Sansavini, uomo di esperienza che arriva da questo comparto con alle spalle esperienze in Alitalia, Klm e Vueling. Se altri vettori stanno puntando su manager dal profilo finanziario, IAG (holding di controllo anche di Iberia) preferisce un ceo che arriva dal mondo dell’aviazione e conosce molti aspetti di questo business complesso.

Sansavini nei giorni scorsi attraverso i social ha mostrato soddisfazione per l’andamento di Iberia nel primo semestre: “I risultati della prima metà del ‘25 forniscono un grande impulso ad avanzare con decisione per proseguire il progetto Piano di Volo 2030. Abbiamo ulteriormente rafforzato la posizione sul network America Latina aumentando la capacità del 4,5% e ora ci concentriamo anche sul Nord America grazie all’ingresso del nuovo Airbus 321”.

Nel piano di Volo 2030 costruito da Sansavini e dalla sua squadra di manager lo scalo di Madrid dovrà fare un salto di qualità per competere con i grandi hub continentali. Una sfida complessa che dovrà passare attraverso un grosso sforzo finanziario della linea aerea.

L’investimento di Iberia per le prossime stagioni sarà di 6 miliardi di euro, investimento che tra l’altro permetterà di ampliare la flotta lungo raggio della compagnia che passerà dalle attuali 45 a 70 macchine. Per Sansavini un salto triplo che in futuro potrebbe addirittura portarlo alla guida di IAG.

Remo Vangelista

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