Viaggi più difficili
per i dipendenti
pubblici cinesi

Dopo il lungo stop causato dalla parentesi pandemica, quest’anno i turisti cinesi sono finalmente tornati a popolare le vie delle città d’arte italiane e delle capitali europee. Un ritorno molto gradito dagli operatori e dagli albergatori, ma ora una nuova misura del Governo cinese potrebbe rallentare gli arrivi dal Paese del Dragone, rendendo difficile per una parte dei cittadini spostarsi oltre i confini della Cina.

Secondo quanto riportato alcuni giorni fa dal New York Times e ripreso poi dal Corriere.it, i dipendenti pubblici sarebbero stati costretti a consegnare il passaporto alle autorità.

Il Governo avrebbe infatti imposto a quanti sono impiegati nelle poste, agli insegnanti e a tutti coloro che ricoprono ruoli nel pubblico di richiedere un’autorizzazione al capoufficio prima di prenotare una viaggio all’estero. Pena, in caso di mancati rispetto della nuova misura, il licenziamento immediato.

La stretta, varata per motivi di sicurezza, potrebbe scoraggiare le partenze di lungo raggio, portando molti a rinunciare agli spostamenti oltre confine. Un’ipotesi che potrebbe lasciare di nuovo l’incoming orfano dei turisti cinesi.

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