Il commento del direttore
Remo Vangelista
Altro semestre a segno meno quello chiuso dai tre giganti dei cieli cinesi. Air China, China Eastern e China Southern, infatti, viaggiano ancora in rosso, soprattutto a causa dello squilibrio del mercato, della concorrenza della rete ferroviaria ad alta velocità e delle incertezze del contesto globale.
In particolare, come scrive La Repubblica, Air China - compagnia di bandiera del Paese - prevede una perdita netta compresa tra 1,7 e 2,2 miliardi di yuan (pari a 203-263 milioni di euro), nel primo semestre di quest’anno, che sarebbe comunque migliore rispetto alla perdita di 2,8 miliardi di yuan registrata nella prima metà del 2024. China Eastern prevede una riduzione simile, con perdite comprese tra 1,2 e 1,6 miliardi di yuan. Infine China Southern, la più grande compagnia aerea del Paese in termini di capacità, prevede di registrare una perdita tra 1,3 e 1,8 miliardi di yuan.
Dalla fine del Covid i vettori cinesi hanno aumentato i voli verso l’Europa, ma la domanda debole non aiuta. L’economia cinese, infatti, pur continuando a crescere lo fa a ritmi più lenti rispetto agli anni precedenti e tutto questo si traduce in una maggiore cautela nella spesa per i viaggi, sia nazionali che internazionali, da parte dei cinesi.