Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nell'ambito del programma Check Turismo 2005 Federalberghi ha reso noti oggi i risultati dell'ultima indagine. Dai dati emerge che gli alberghi italiani hanno registrato, da gennaio a maggio, 74,6 milioni complessivi di pernottamenti, rispetto al 75,1 milioni dell'anno scorso, per una perdita dello 0,7%. Gli italiani sono diminuiti del 3,6%, passando dai 40,4 milioni di pernottamenti del 2004 ai 38,9 milioni del 2005; gli stranieri hanno fatto segnare un aumento del 2,8%, passando dai 34,7 milioni di pernottamenti del 2004 ai 35,6 milioni del 2005. "È un vero e proprio crollo delle vacanze degli italiani quello che si registrerà questa estate rispetto al 2004 – afferma poi la federazione -: sono il 48,7% (rispetto al 62,2% dell'estate scorsa) gli italiani maggiorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre, e in numeri assoluti significa che 23 milioni di italiani maggiorenni dichiarano di aver già fatto o di accingersi a fare vacanze in estate, rispetto agli oltre 29 milioni dell'estate scorsa. Gli indecisi sono il 3%. Coloro che rimangono a casa sono 22,9 milioni, rispetto ai 16,9 milioni dell'estate 2004; nel 32,5% dei casi per motivi economici". "Perdere 6 milioni di italiani solo nei mesi estivi e ridimensionare di oltre 4 miliardi di euro il fatturato vacanze 2005 rispetto all'anno scorso rappresenta una ‘Caporetto' per tutti: imprenditori del settore e mondo politico” ha commentato il presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca -. La situazione rischia di portare al collasso il sistema turistico nazionale e svilire l'immagine del Paese nei confronti della concorrenza mondiale. Necessitano vere misure urgenti, non c'è più margine per compromessi se vogliamo avere una prospettiva di rilancio già per il 2006" – segue -