Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le strutture ricettive religiose dovranno pagare le tasse come i normali hotel. Lo ha definito una sentenza della Corte di Cassazione, che ha però dato ai pensionati e agli alberghi gestiti da religiosi la possibilità di scegliere: se vogliono accedere ad un’Ires agevolata, dovranno praticare tariffe molto ribassate, ampiamente sotto la soglia di quelle di mercato.
La sentenza, che farà scalpore, arriva dopo un ricorso dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un ‘pensionato’ di Torino, che nel 2015 aveva ottenuto dalla commissione tributaria del Piemonte un annullamento dell’accertamento fiscale per mancato versamento di una parte dell’Ires.
Il risparmio delle strutture religiose in termini di tasse è stato considerato dalla Cassazione una sorta di ‘aiuto di Stato’ che falsa la concorrenza.