La ricetta di Fabilia: “La nostra forza è la specializzazione”

"Il 6 giugno abbiamo aperto tutte e 10 le nostre strutture e l’11 agosto ci siamo quotati sul mercato AIM: il Covid non ci ha fermato allora e non ci fermerà certo adesso”.

Mattia Bastoni, fondatore e amministratore delegato di Fabilia Group (nella foto), non ha dubbi: la specializzazione su un target specifico di clientela è la strada maestra da seguire per uscire dalla crisi più forti di prima.

Il target delle famiglie
Il percorso che ha intrapreso dal 2012 e che continua a percorrere anche adesso si focalizza su un target difficilissimo da accontentare: quello delle famiglie con figli. “Il mio progetto iniziale, da cui non mi sono mai allontanato - spiega - è stato quello di aprire in tutta Italia hotel con gli stessi standard, in modo da fornire alle famiglie un panorama di offerta differenziata, ma univoca sul fronte dei servizi. Una formula che ha avuto successo, dal momento che i repeater costituiscono oltre il 45% della clientela”.

I nuovi progetti
Il portfolio Fabilia è oggi costituito da 6 hotel e 4 resort con un totale di 750 camere in sei regioni d’Italia e lo sviluppo del gruppo non si arresta nemmeno con la pandemia in corso. Tre sono, infatti, i progetti sul piatto: uno, solo rimandato, verrà ripianificato nel 2021 e altri due, in Sud Italia, saranno chiusi successivamente.
“I nostri plus – spiega l’a.d. – sono i prezzi alla portata di un’ampia fascia di famiglie, con i figli in camera gratis fino ai 16 anni, un’offerta food con orari elastici, servizi dedicati anche ai neonati e animazione differenziata per fasce di età, tutti i giorni e a tutte le ore. Tutte le strutture vengono gestite tramite contratti di affitto di azienda di medio termine e vengono adattate al format Fabilia grazie a investimenti diretti”.

Voglia di ripartire
Un’offerta all inclusive di fascia media che sembra resistere alla crisi: a oggi, assicura Bastoni, i pronostici per la summer sono tutt’altro che negativi. “Stiamo vendendo più camere in questo periodo che lo scorso anno - rivela -; le famiglie italiane, che per noi rappresentano la stragrande maggioranza della clientela, non vedono l’ora di vivere di nuovo la vita sociale, di tornare alla normalità”.

E intanto nel cassetto c’è anche lo sbarco all’estero, in Francia: “Non ci sono alberghi specializzati come i nostri in Costa Azzurra, abbiamo la strada spianata. E sul piatto ci sono già un villaggio e un hotel che potrebbero fare al caso nostro”.

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