Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ne fa un punto di forza, Ada Miraglia. Il direttore commerciale di CDSHotels motiva anche con la strategia cauta sul pricing l’ottimo andamento della stagione del gruppo, la cui crescita di fatturato da inizio anno a fine agosto è stata del 17% rispetto al 2022.
“Se l’inflazione è al 10% - spiega Miraglia - non ha senso aumentare le tariffe del 25-30%, come so che molti hanno fatto. Noi abbiamo scelto di rincarare i listini in media di 9 punti percentuali: un incremento molto contenuto, che ci ha premiato sul fronte dell’immagine”.
Alta percentuale di repeater
Una strategia quasi obbligata, soprattutto per un gruppo alberghiero che ha un’altissima percentuale di repeater. “Nella maggior parte delle nostre strutture - rimarca Miraglia - arriviamo ad avere il 24% di clienti che tornano da noi ogni anno, a volte addirittura nello stesso hotel. Un cliente su 4 che sceglie proprio noi, ogni stagione. È ovvio che non possiamo deluderlo facendo impennare le tariffe, lo perderemmo definitivamente”.
Una politica vincente, a detta dei numeri: se in media i pernottamenti italiani, soprattutto nel Sud Italia, sono diminuiti rispetto al 2022, nelle strutture CDSHotels sono aumentati: “L’incremento quest’estate è stato del 13%, mentre la componente internazionale è salita di 4 punti, superando i livelli pre-Covid”. La vera sfida per il gruppo è sul fronte dei servizi: “I clienti, soprattutto i repeater - conclude Miraglia -, vogliono sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso ogni anno, e noi dobbiamo cercare di accontentarli, pur dovendo necessariamente contenere i costi per mantenere la marginalità”. La sfida diventa sempre più ardua.