Utravel e Creative Harbour, il progetto per i nomadi digitali

Ville che diventano occasione di socialità e di scambio di esperienze per i nomadi digitali. L’idea è di Utravel, società benefit del gruppo Alpitour World e travel brand per i giovani. Insieme a Creative Harbour, realtà che promuove viaggi per i lavoratori da remoto, Utravel ha deciso di rendere le ville di Fuerteventura e Marrakech, di sua proprietà, luoghi d’incontro tra nomadi digitali e NaoClubbers, ossia tutti coloro che aderiscono al NaoClub, format di viaggio ideato da Utravel.

“Questa collaborazione - sottolinea Gianluca di Donato, ceo e co-founder di Utravel - ci permette di donare una nuova interessante sfaccettatura al mondo dei viaggi: far incontrare in giro per il mondo da un lato chi vuole esplorare senza smettere di lavorare, dall’altro chi ha bisogno di staccare la spina e vivere esperienze autentiche. In questo modo abbiamo anche l’opportunità di includere sempre più persone ampliando il nostro target di riferimento”.

La nuova idea di bleisure

Le due ville dispongono di scrivanie spaziose, sedie ergonomiche, lampade luminose e una forte connessione internet per poter lavorare da remoto e i momenti di pausa e che sanciscono la fine delle attività lavorative sono ricchi di attività, alcune già incluse e programmate, altre che è possibile organizzare sulla base dei propri impegni. “C’è chi, ad esempio, lavora con il fuso orario e ha quindi tempo per la surfata mattutina a Fuerteventura, ma c’è anche chi - lavorando come freelance - può gestire le proprie task lavorative molto liberamente - spiega Gianluca di Donato -, potendosi quindi ritagliare del tempo per un’escursione o altre attività organizzate dai nostri coach locali. Di solito, però, i momenti di maggiore condivisione tra Utravelers e lavoratori si concentrano all’aperitivo al tramonto a Fuerte e durante la cena locale marocchina a Marrakech”. I momenti di condivisione, chiamati NowTime, vengono organizzati dai community manager di Utravel, i cosiddetti Coach.

Occasioni di team building

“Abbiamo fondato Creative Harbour soprattutto per soddisfare il bisogno di tutti quei lavoratori da remoto che hanno la possibilità - a cui non vogliono rinunciare - di lavorare in viaggio - sottolinea Simone Lattanzi, ceo e co-founder di Creative Harbour -. Grazie a questo progetto con Utravel, inoltre, contribuiamo a realizzare il nostro sogno di creare la più grande community da remoto d’Europa, nella quale le persone possono condividere valori ed esperienze indimenticabili”.

Le ville messe a disposizione da Utravel possono ospitare circa 20 persone e possono essere anche affittate a un’azienda per organizzare team building, momenti di retreat o corsi di formazione per i dipendenti.

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