Aeroporto di Rimini, tornano gli stranieri. L'incoming riparte anche senza i russi

Si assesta intorno all’80% il tasso di riempimento dei voli in partenza e arrivo al Fellini di Rimini. Positivo l’incremento dei collegamenti da Ungheria, Polonia, Lituania e Albania, che tuttavia non basta a colmare l’azzeramento dell’incoming dalla Russia, come spiega l’amministratore delegato di Airiminum Leonardo Corbucci.

“Durante il periodo del Coronavirus - spiega a riminitoday.it - ci si interrogava su come sarebbe cambiato il turismo nel dopo pandemia, invece ci stiamo ritrovando con degli standard simili al 2019. Se da un lato è positivo, dall’altro questo ci provoca ancora più rammarico: perché senza il conflitto in Ucraina quasi sicuramente si sarebbe tornati a uno scenario simile se non perfino migliore rispetto al pre-Covid”.

La perdita è ingente, se pensiamo che il mercato russo era il primo per Rimini. “Punteremo tuttavia ad allargare gli orizzonti e già nelle prossime settimane confidiamo nell’arrivo di due nuove compagnie aeree - spiega Corbucci -, che ci dovrebbero garantire tre nuove mete extra Unione europea. È una trattativa serrata, che confidiamo di chiudere a breve”.

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