Gardaland entra nell'associazione Parchi Permanenti Italiani

Gardaland fa il suo ingresso nell’associazione Parchi Permanenti Italiani - Confindustria. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Gardaland, che ci permette di garantire agli stakeholder una rappresentatività ancora più completa in termini quantitativi e qualitativi – commenta  Luciano Pareschi, presidente dell’associazione Parchi Permanenti Italiani -. Abbiamo gli stessi obiettivi e siamo certi che insieme potremo perseguirli con maggior determinazione. La stagione estiva è iniziata sotto i migliori auspici e questo è un dato positivo non solo per le imprese del settore, ma anche per l’indotto, che nel 2022 ha superato i 2 miliardi di euro, a fronte di oltre 60mila occupati. Con 20 milioni di presenze e circa 1,5 milioni di pernottamenti intermediati solo dalle agenzie di viaggi interne ai parchi, il comparto si conferma un formidabile attrattore turistico: da anni il nostro impegno è finalizzato alla sensibilizzazione delle istituzioni, affinché i parchi siano integrati nel turismo. Ringrazio a questo proposito la disponibilità del Ministro Santanché che, nel corso dei nostri recenti incontri, ha dimostrato grande attenzione alle nostre istanze”.

“Siamo felici di entrare a far parte dell’Associazione Parchi Permanenti – aggiunge Sabrina de Carvalho, ceo di Gardaland – e siamo certi che insieme riusciremo a raggiungere alcuni obiettivi comuni già discussi con il presidente Luciano Pareschi. Riteniamo di prioritaria importanza far riconoscere i parchi divertimento come destinazioni turistiche di rilievo nazionale: Gardaland con i suoi 3 milioni di visitatori si classifica tra le location più visitate d’Italia. Inoltre è fondamentale rendere i parchi italiani competitivi come quelli europei, ottenendo la semplificazione della modalità di vendita dei biglietti online. Collaborando attivamente con l’associazione confidiamo di poter sviluppare innovativi sistemi di vendita in ambito turistico, modificando le limitazioni in vigore.”

Al momento, le disposizioni che regolano l’acquisto dei biglietti dei parchi da parte di tour operator e piattaforme online impongono un limite di 10 ticket per ogni transazione e l’autenticazione dell’acquirente: questo riduce drasticamente la competitività delle imprese sul mercato internazionale.

Per questo Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’associazione Parchi Permanenti Italiani, aggiunge: “Certamente è necessaria una semplificazione per far uscire i parchi di divertimento dalla complessa disciplina che vuole contrastare il secondary ticketing, ovvero l’acquisto massivo di biglietti finalizzato alla rivendita al dettaglio a prezzi maggiorati: un fenomeno tipico del settore dei concerti e degli eventi dal vivo, ma assolutamente estraneo al mondo dei parchi divertimento. Questi ultimi sono stati coinvolti impropriamente nel provvedimento a causa della scarsa conoscenza del comparto da parte del mondo politico. Abbiamo in più occasioni presentato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate la difficoltà che questo meccanismo crea ai parchi italiani nella vendita di biglietti attraverso i grandi portali internazionali: un danno competitivo rilevante per le imprese del settore, che chiedono solo di poter competere a pari condizioni con i parchi stranieri. In questo senso, l’ingresso nell’associazione di un big player fortemente orientato al mercato internazionale come Gardaland è un segnale molto forte”.
Nella foto, Maurizio Crisanti, Daniela Santanchè, Luciano Pareschi

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